I fuchi come alimento

L’Unione europea, con il regolamento 2283/2015, ha dato il via libera alla produzione e alla vendita di insetti per uso alimentare sul territorio comunitario.

La covata delle api viene già mangiata in molte culture asiatiche e africane, e allora perché non specializzarci anche noi?

La covata più semplici e economica da mangiare è quella dei fuchi, infatti asportare la covata dei fuchi è una tecnica che si utilizza per eliminare la varroa.

La varroa preferisce posizionarsi nella covata dei fuchi perché il ciclo di nascita dei fuchi è di 24 giorni rispetto ai 21 giorni di quella femminile quindi la varroa ha più tempo per riprodursi.
Quando le celle con le larve sono chiuse dagli opercoli costituiscono una sorta di trappola naturale per le varroe, che non possono più uscire prima dello sfarfallamento dei fuchi adulti.
Asportando la covata in questa fase quindi, si porta via dall’alveare anche un buon numero di acari.
La covata dopo l’asportazione viene distrutta, ma utilizzarla come cibo diventa un modo per ottimizzare una risorsa.

Uno chef, Roberto Flore, ha quindi pensato di inventare delle ricette per riutilizzarlo:
Peas ‘n’ Beas, una crema di piselli con larve di fuco.
Bee Bite, un croccante sottile a base di larve di fuco.
Le ricette sono descritte nel libro “On Eating Insects”

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